Rinasce L'"Idromele di Romagna": un progetto di arch-eno-logia sperimentale (Stellata di Bondeno, Fe)
Archeologia ed arch-eno-logia sperimentale al Bundan Celtic Festival (Stellata di Bondeno, Fe)
Idromele di Romagna: un progetto di arch-eno-logia sperimentale
In occasione del Bundan, Gesti Ritrovati ha proposto idromele di sua produzione, allestendo la degustazione del prodotto ESCLUSIVAMENTE in contenitori di ceramica cotta nei vari forni sperimentali realizzati del gruppo. Questa scelta, rigidamente lontana dai moderni canoni di mescita, esprime un tentativo di avvicinamento a momenti di quotidianità del mondo celtico; infatti, ristabilendo l'antico rapporto funzionale tra contenitore ceramico e contenuto alimentare ("IDROMELE CELTICO IN CERAMICA CELTICA"), è stato possibile evidenziare due processi di ricostruzione differenti ma, al contempo, complementari.
L'efficacia divulgativa di questo abbinamento è riuscita anche per merito del sensibilissimo popolo dei Lingoni, che hanno proposto l'ubicazione dell'"osteria"a pochi metri dal forno celtico, assistendoci nella logistica e nella cura dell'ambientazione. A questo proposito rivolgo un sentito ringraziamento ai fratelLingoni, che hanno collaborato enormemente alla riuscita dell'operazione, ed agli amici Venigalli che hanno messo a disposizione la capanna per la degustazione tematica.
La connotazione locale della bevanda (Idromele di Romagna) fa riferimento alle tribù celtiche dei Senoni e dei Lingoni, che verso il IV sec. a.C., si stanziarono tra la Romagna e le Marche. La dicitura D.O.C. (Di Origine Celtica) esprime invece il collegamento tra la religione e cultura celtica primigenia (centroeuropea), e le relative derivazioni posteriori meglio documentate da fonti letterarie dirette (vedi letteratura irlandese, islandese, ecc...).
Il nome specifico del prodotto ("Goccia del poeta pazzo"), deriva infatti dal testo letterario che, in base alle nostre ricerche, illustra con maggior dovizia di particolari lo straordinario significato metaforico della bevanda. Si tratta del secondo libro (Skaldskaparmal- Arte poetica) del poema nordico "Edda di Snorre", scritto dall'islandese Snorri Sturluson nel 1220. La bottiglia è infatti accompagnata da un opuscolo che riassume e spiega la connessione tra la suddetta leggenda e la curiosa denominazione del nostro prodotto. Nel libretto sono inoltre riportati cenni di interesse regionale sulla cultura celtica, e sul legame tra questa cultura e l'idromele.
Equipe Gesti Ritrovati:
Roberto Deriu, Francesco Martelli, Carlo Piancastelli
Documentazione fotografica: Roberto Alvisi, Rino Deriu, Roberto Deriu, Walter Vinci, Robi